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Cari figlioletti miei, con materno amore vengo in mezzo a voi, per portarvi la Parola di mio figlio Gesù, affinchè voi la possiate vivere e attuare; oggi più che mai, c’è bisogno di una fede viva. Voi che pregate, ma non mettete in pratica le sue parole, non potete innamoravi della sua bellezza e non potete gustare il grande amore che Lui nutre per voi. Occorre aprire i vostri cuori per incontrare il Re della pace affinché, con il vostro sì, possiate allontanare tutto ciò che non vi permette di vivere la grazia che mio Figlio vuole donare a ciascuno di voi. Quanti cuori spezzati, quanto smarrimento c’è in voi e non sapete più dov’è l’amore. Ritornate a Lui con un cuore pentito e Lui vi laverà da tutti i peccati affinché vi sentiate creature nuove. Occorre andare alla fonte affinché fiumi di grazia possano sgorgare per l’umanità che ha perso Dio.
E voi che dite di amarmi, vi esorto figli miei alla perseveranza e alla rinuncia del peccato. Mio Figlio non può abitare in voi, dove c’è il peccato e non può abbondare la grazia. Sono con voi e vicino a voi, affinchè non siate presi dalle cose del mondo, non viviate per voi stessi, ma viviate per i progetti che Dio ha per ciascuno di voi.
Vi esorto a donare la vita per l’eternità.
Pregate, pregate, pregate per il mondo intero, pregate per la chiesa e per i miei pastori, affinchè il mio Cuore Immacolato possa trionfare.
Vi benedico tutti e vi ringrazio della vostra presenza.

Osservazioni generali

  • Nel esordio, la Santa Vergine sembra ricordare, come in numerosi messaggi, che non viene a dare un insegnamento nuovo ma quello della Parola di Dio. Si limita a propagare la Parola di suo Figlio.
    Questa Parola di suo Figlio la troviamo nel Vangelo.
    E’ buono vedere in che maniera questo brano è un richiamo del Vangelo.
    Un passo può aiutarci in questo senso : il finale del « Discorso sulla Montagna » (Mt 7, 21-27) :
    « Non chiunque me dice : « Signore, Signore”, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.. Molti mi diranno in quel giorno… Andate via da me , operatori d’iniquità ».
    È interessante ricordarsi delle innumerevoli apparizioni che sono successe nel 1986 negli appartamenti della famiglia Ferrara. La conseguenza è stata che la parentela di Lello ha fatto una seconda conversione e si è impegnata massicciamente nel movimento neocatecumenale che ha come ottica di vivere il Vangelo in modo più radicale, prendendo il Battesimo più al serio.
  • A tal proposito, i Pellegrini di Maria dovrebbero forse farsi la domanda : « Che posto tiene la Parola di Dio nei incontri di preghiera? Bisogna soltanto recitare dei Rosari ? Occorrerebbe avere ogni volta una rapida condivisione del Vangelo ? » [scambio del Vangelo]
  • Questo messaggio è segnatamente adattato al tempo di Quaresima. Si tratta del ritorno alla pratica, di contrizione, di fuga del peccato, delle effusioni della grazia battesimale.

Commento

  1. La vita cristiana: una pratica piuttosto che una teoria
    Per portarvi la Parola di mio figlio Gesù, affinchè voi la possiate vivere e attuare. C’è bisogno di una fede viva.
    La fede viva non è soltanto l’assenso dell’intelligenza alla dottrina, ma l’adesione della volontà, di tutto l’essere, alla Rivelazione.
    San Giacomo scrive: « Mostrami la tua fede senza le opere e io ti mostrerò la fede partendo dalle mie opere” (2, 18).
    Voi che pregate, ma non mettete in pratica le sue parole, non potete innamoravi della sua bellezza e non potete gustare…
    Con il vostro SÌ …allontanare tutto ciò che non vi permette di vivere la grazia …
    Qui sono presenti i grandi principi della spiritualità, della misticità cristiana. Vivere la pratica dei comandamenti nelle vie ascetiche è, di solito, il preliminare alle vie « illuminative » dove prevale il regime dei doni dello Spirito Santo. Dopo anni di perseveranza nella arida obbedienza agli imperativi divini, l’anima è illuminata sulla loro fondatezza. Ecco il finale del Prologo della Regola di san Benedetto: « Ma con l’avanzare nella vita monastica e nella fede si dilata il cuore e con indicibile dolcezza d’amore si corre sulla via dei comandamenti di Dio».
    Si ricorderà dell’insegnamento persistente di san Francesco d’Assisi: predicare il Vangelo con le azioni piuttosto che con le parole.
    Questo messaggio è il prolungamento di quello di Marzo: Maria sembra dire: « ormai i Pellegrini di Maria debbono essere un movimento evangelico, non un movimento devozionale ».
  2. Il richiamo d’Ezechiele in questo tempo di Quaresima
    Quanti cuori spezzati, quanto smarrimento .…
    Maria diceva a Lello: “Madre Teresa è stata chiamata per i poveri a cui manca il pane, tu sei chiamato per i poveri spirituali”. La grandezza dei Pellegrini di Maria proviene dell’origine dei suoi membri: peccatori convertiti, figli di Dio dalla psicologia ammaccata, membra di famiglie e di coppie smantellate …
    “Considerate la vostra chiamata, o fratelli: non sono molti tra voi i sapienti secondo la carne … Dio ha scelto ciò che è debolezza del mondo per confondere i forti” (I Co 1, 26).
    Ritornate a Lui con un cuore pentito e Lui vi laverà da tutti i peccati affinché vi sentiate creature nuove.
    Occorre andare alla fonte affinché fiumi di grazia possano sgorgare per l’umanità che ha perso Dio.
    Sottostanti a queste affermazioni: il Salmo 50 (Miserere), i testi dei profeti geremia e Ezechiele, tanti adattati al tempo di Quaresima.
    Geremia 31, 31: “Io porrò la mia legge in mezzo a loro e sul loro cuore la scriverò …”
    Ezechiele 47: L’acqua esce di sotto al lato destro del tempio con tanta abbondanza che il profeta non può più attraversare questo torrente … Sono tanti alberi sulle due sponde del fiume; maturano dodici volte l’anno (Apoc 22), e il flutto scende verso il Mare Morto.
  3. Avvertenza ai Pellegrini di Maria
    E voi che dite di amarmi …
    Dove c’è il peccato …non può abbondare la grazia.
    Non viviate per voi stessi, ma viviate per i progetti che Dio …
    Questa sentenza sembra rivolgersi non tanto al mondo quanto al gruppo fervido dei Pellegrini di Maria.
    Sarebbero tra noi degli esseri che conducono una doppia vita, che perdono la grazia ?… – Non si osa pensarlo … Comunque, questa avvertenza si rivolge ad ogni Pellegrino di Maria. Siamo tutti incoerenti su un punto o sull’altro … Dobbiamo tutti convertirci, cioè non più vivere per noi stessi (espressione di san Paolo ripresa nelle preghiere eucaristiche).
    Portarvi la Parola di mio figlio Gesù, affinchè voi la possiate vivere e attuare. C’è bisogno di una fede viva.
    Non mettete in pratica … non potete innamoravi della sua bellezza e gustare …
    Con il vostro SÌ …allontanare tutto ciò che non vi permette di vivere la grazia …
    Quanti cuori spezzati, quanto smarrimento …cuore pentito…
    Vi sentiate creature nuove.
    Fiumi di grazia per l’umanità
    E voi che dite di amarmi …
    Dove c’è il peccato …non può abbondare la grazia.
    Non viviate per voi stessi, ma viviate per i progetti che Dio …

Padre M.F.

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