
Cari figlioletti miei, anche oggi vi invito a ritrovare il Re della Pace.
Egli è lì, nell’Eucarestia, vi aspetta per nutrirvi ogni giorno. Lì lo potete incontrare e parlargli. Sì, lui si nasconde in un pezzo di pane offerto per ciascuno di voi.
Figlioli miei, è tempo di essere testimoni della vera luce, perché solo se vi innamorate della sua parola, voi non avrete più fame. Ma la fame di cui parla mio figlio è la fame dell’amore per lui.
Voi, apostoli miei, che vivete questi tempi di grazia, ancora non riuscite a rivestirvi di creature nuove. Quanti di voi non vivono una preghiera costante fatta di digiuno e di sacrificio?
Lui ogni giorno mi manda a consolare ognuno di voi che non riuscite più a sentire la sua presenza.
Per sentire il suo amore occorre una preghiera di abbandono, dove la grazia possa abbondare in voi e voi potete riconoscerlo ed amarlo con tutto il vostro cuore. Non potete chiamarvi miei apostoli se non vivete la sua parola.
Per risorgere a vita nuova, figli miei, occorre prendere ogni giorno la sua croce, lasciando il peccato perché non vi dà la grazia di ricominciare.
Coraggio figlioletti miei, sono accanto a voi per donarvi e farvi vivere la sua pace e non farvi sentire soli. Guardo ciascuno di voi, con le vostre sofferenze, le vostre debolezze e le vostre cadute. Io vi invito figlioli miei a decidervi a rialzarvi.
Oggi non comprendete perché mio figlio mi manda in mezzo a voi, vi è difficile comprenderlo, come anche io quando ero la piccola bambina di Nazareth non comprendevo.
Vivete, figlioli miei, per le cose del cielo e no per le cose della terra.
Pregate, pregate, pregate, apostoli miei, ho bisogno di voi, ho bisogno di farmi conoscere come madre della tenerezza, affinchè fiumi di grazia possano scendere su questo luogo, attraverso i figli che Dio ha scelto.
Non abbiate paura di testimoniare, donate agli altri quello che vi è stato donato. Vi ringrazio, figli miei, che vi fate dono della parola di Dio. Vi benedico tutti.
[prima che la Madonna si congedasse, le ho raccomandato tutti quelli che hanno chiesto preghiere]
Osservazioni generali
- Messaggio incoraggiante, consolante; in consonanza con il Tempo Pasquale.
- Spicca il tema della Parola
- Messaggio orientato verso la Missione. Suona come una “lettera di missione” : miei Apostoli!
Commento
- Introduzione: “il Re della Pace.” – Titolo interessante. A Medjugorje, Maria si chiama “Regina della Pace”.
- “Egli è lì, nell’Eucaristia. Vi aspetta per nutrirvi ogni giorno. Lì lo potete incontrare e parlargli. Sì, lui si nasconde in un pezzo di pane offerto per ciascuno di voi.” – Bella chiamata all’adorazione del Sacramento! Interpretiamo bene: “sotto le apparenze del pane”.
- “Voi, apostoli miei, che vivete questi tempi di grazia, ancora non riuscite a rivestirvi di creature nuove.” – Rivestirvi : Questa espressione cara a San Paolo (1 Co 15/53; 2 Co 5/2; Gal 3/27; Ef 4/24) significa:
- Il vestito del Battesimo (specialmente nella Vigilia pasquale)
- Il cambiamento da uomo vecchio a uomo nuovo
- La trasformazione del corpo alla risurrezione generale.
- Queste parole sono veramente in armonia con tanti testi della Liturgia del Tempo Pasquale!
- “Quanti di voi non vivono una preghiera costante fatta di digiuno e di sacrificio?” – Queste parole sono veramente in armonia con tanti testi della Liturgia del Tempo Pasquale! Quanti di voi non vivono una preghiera costante fatta di digiuno e di sacrificio? La famosa “preghiera costante” è un obiettivo della spiritualità monastica antica, specialmente della tradizione esicasta. Ritroviamo temi simili nei messaggi di Medjugorje. No vita seria di preghiera senza l’appoggio di una vita ascetica generale. I membri dei Pellegrini di Maria fanno veramente tanti sacrifici? Fanno il digiuno (dieta a pane e acqua) chiesto tante volte dal Cielo il Mercoledì e il Venerdì?
- “Lui ogni giorno mi manda a consolare ognuno di voi che non riuscite più a sentire la sua presenza.” – Tante persone si lamentano dell’assenza di Dio. Non sarebbe piuttosto la loro assenza a Dio? Dobbiamo anche sottolineare che la meta della vita spirituale non è di “sentire” ma di “aderire“.
- “Per sentire il suo amore occorre una preghiera di abbandono, dove la grazia possa abbondare in voi.” – La vera donazione di se stesso è la condizione dell’incontro con Dio. Ancora una volta, il nostro movimento non è soltanto “devozionale”!
- “Coraggio figlioletti miei! Sono accanto a voi per donarvi e farvi vivere la sua pace e non farvi sentire soli. Guardo ciascuno di voi, con le vostre sofferenze, le vostre debolezze e le vostre cadute. Io vi invito figlioli miei a decidervi a rialzarvi.” – Nel gruppo di preghiera di Polverigi o d’altrove quanto sarebbe necessario che l’animatore insisti su questa certezza dell’accompagnamento forte, dolce, permanente, materno di Maria.
- “Vivete, figlioli miei, per le cose del Cielo e no per le cose della terra.” – Seconda lettura della Messa di Pasqua: “Cercate le cose di lassù… pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra” (Col 3/1s). Un secolo fa, era necessario pensare molto alla santificazione delle cose terrene. Ma siamo andati troppo in questo senso. La spiritualità moderna, a Medjugorje specialmente, insiste sulle realtà escatologiche.
- “Ho bisogno di voi; ho bisogno di farmi conoscere come Madre della Tenerezza…” – Espressione sorprendente che riviene spesso a Medjugorje. Maria dice spesso che non può fare da solo; ha bisogno della nostra collaborazione.
- Noti bene il titolo “Madre della Tenerezza” specifico della spiritualità dei PdM! “affinché fiumi di grazia possano scendere su questo luogo, attraverso i figli che Dio ha scelto”. Questo luogo di Passatempo avrebbe una vocazione particolare voluta dal Cielo?
- Conclusione: “Donate agli altri quello che vi è stato donato…” “figli miei, che vi fate dono della parola di Dio.” Qui vediamo l’aspetto pasquale, dinamico, missionario di questo messaggio!