
Cari figli miei, anche oggi mio figlio Gesù mi dona la grazia di portare a voi la sua Parola, affinché voi possiate comprenderla e attuarla.
Così voglio aiutarvi a farvi conoscere la Parola di mio Figlio. Vengo per consolare ciascuno di voi, come una madre consola i suoi figli.
Figlioli miei vivete questa grazia della mia presenza in mezzo a voi. E’ tempo, figlioli miei, di mettere in pratica tutti i messaggi che da tempo vengono donati. Se voi non iniziate a fare un cammino di santità, non potete assaporare la grazia che Lui vi vuole donare attraverso Me.
Abbandonatevi, figlioli miei, affinché Lui possa operare in voi. Aspetta solo il vostro sì e solo così Lui può fare meraviglie nella vostra vita.
Pregate figli miei, perché solo con la preghiera vi potete liberare dalla tristezza, dall’angoscia e dal peccato, che non vi permette di essere liberi.
Non abbiate paura di venire a Lui, perché Lui vi ama, conosce tutto di voi e desidera che viviate per l’eternità. Vi esorto, figli miei, a deporre nelle sue mani tutte le vostre sofferenze, dove Lui possa operare in voi e farvi diventare creature nuove, affinché in voi possa nascere il desiderio di vivere per le cose del cielo.
E se Lui mi manda in mezzo a voi, figlioli miei, è per non farvi sentire soli.
Oggi più che mai sono accanto a voi, che soffrite a causa di tanti dolori che Lui ben conosce. Non perdete la speranza in Lui. Lui si prenderà cura di tutti i vostri dolori.
Rispetto all’eternità queste sono piccole sofferenze.
Lui è amore e vuole donare a ciascuno di voi il Suo vero amore.
Apostoli miei, dico a voi, aprite il cuore affinchè Lui possa operare in voi e voi possiate essere dei veri testimoni.
Pregate, pregate, pregate. Vi benedico tutti.
Osservazioni generali
- Questa chiamata è un messaggio di pura consolazione. Non contiene praticamente nessun rimprovero.
- È in armonia con le letture della Liturgia nel tempo di Pasqua, specialmente il discorso d’addio che copre i capitoli 13 a 17 di san Giovanni giacché sono improntati di una tenerezza tutta speciale al momento dove Gesù sta lasciando i suoi apostoli. Maria è venuta a visitarci nel tempo del primo Vespro della sesta domenica di Pasqua. Nel Vangelo della messa del sabato alla sera (Giov 15, 9-17) troviamo : “rimanete nel mio amore… osservate i miei comandamenti… la vostra gioia giunga alla perfezione”
- Questa esortazione è venuta cinque giorni prima dell’Ascensione (data francese) e sette giorni prima la stessa solennità (data italiana).
- Questo monitorio è orientato verso la Missione come tutti i testi dell’Ascensione in questo anno B.
Commento
- Introduzione: La Pratica (prassi) è più importante che la scienza (teoria). Questo tema è caro ai Padri monastici, a san Francesco, ecc… Una parola indirizzata a Caterina da Siena è ben conosciuta: “Mi piaccio in poche parole e in tanti atti!”
- “Vengo per consolare ciascuno di voi, come una madre consola i suoi figli.” – “Come un figlio che la madre consola” Isaia 66, 13 Veda anche Osea 11, 3 et Geremia 31, 20
- “Figlioli miei vivete questa grazia della mia presenza in mezzo a voi. E’ tempo, figlioli miei, di mettere in pratica tutti i messaggi che da tempo vengono donati.” – Questo richiamo fa un po’ paura perché in tanti luoghi come Medjugorje e Zaro, si dice che il tempo della profusione delle apparizioni sta per finire. Caterina Bartolotta lo pensa a proposito della sua persona.
- “Abbandonatevi, figlioli miei, affinché Lui possa operare in voi. Aspetta solo il vostro SÌ e solo così Lui può fare meraviglie nella vostra vita.” – Se siamo nelle disposizioni di Maria nella Santa Casa di Loreto, siamo sicuri di trovare la gioia. Che felice notizia!
- “Pregate figli miei, perché solo con la preghiera vi potete liberare dalla tristezza, dall’angoscia e dal peccato, che non vi permette di essere liberi.” – Il peccato è servitù, la libertà sta nel combattimento che libera del peccato. L’insegnamento dato nei scritti di Giovanni e di Paolo si trova esattamente contrario a quello del mondo.
- “Non abbiate paura di venire a Lui, perché Lui vi ama, conosce tutto di voi e desidera che viviate per l’eternità.” , “E se Lui mi manda in mezzo a voi, figlioli miei, è per non farvi sentire soli.” – Ogni uomo ha il desiderio d’essere capito e amato … di cui la ricerca di tanti amori ingannatori. Ma, in Cristo, il desiderio segreto della creatura è perfettamente realizzato. C’è il Cielo sulla terra!
- “Affinché in voi possa nascere il desiderio di vivere per le cose del Cielo.” – Nella scia dell’Ascensione pensiamo ai versetti dell’epistola ai Calossesi : “Cercate le cose di lassù dove è il Cristo, assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra …” (Col 3/ 1s)
- “Rispetto all’eternità queste sono piccole sofferenze.” – “Penso infatti che le sofferenze del tempo presente non hanno un valore proporzionato alla gloria che si manifesterà in noi” (Rm 8, 18)
Padre M.F.