
Cari figlioletti miei, sono qui in mezzo a voi, affinché voi impariate a conoscere di più il Re della pace. Figlioli miei, vi invito ad alzare gli occhi verso il cielo, perché è da lì che verrà l’aiuto, e io vengo sulla terra per indicarvi la strada del cielo. Quanti di voi desiderano incontrare il Re della pace? Questo è il momento figlioli miei di decidersi a percorrere le vie che Dio ha tracciato per ciascuno di voi, affinchè voi possiate investire per l’eternità.
Quanti di voi chiedono preghiere e grazie, ma io vi esorto ad imparare a lodare Dio, affinché impariate a riconoscere le sue orme e solo così potrete riconoscere i piani che ha per ciascuno di voi, attraverso i messaggi che vi vengono donati. Se voi non vivete i miei messaggi, non potete comprendere questi tempi di misericordia e di grazia, per questo vi chiedo di aiutarmi.
È da tempo che vi chiedo di offrirmi i vostri cuori in riparazione dei peccati, oltraggi e offese che vengono fatte. Pregate figli miei, affinché impariate ad amare coloro che vi sono accanto, senza giudicare.
Dico a voi figlioletti miei, siate luce del mondo per essere sempre misericordiosi attraverso la grazia che vi viene donata nei sacramenti. Solo così voi potete lottare il male che ogni giorno vi attacca con le sue seduzioni. E voi che dite di amarmi, vi esorto a chiedere la grazia di rimanere a fissare la croce, affinchè la croce sia per voi la vostra salvezza.
Da lì mio figlio mi donò la grazia di essere vostra Madre, e io che ero in mezzo alla folla non comprendevo tutto ciò, sentii mio figlio rivolgersi al Padre gridando “tutto è compiuto”. Anche io, figlioletti miei, vivevo la scena della morte e da lì ho compreso che la morte non esiste ma che mio figlio si era addormentato; e dico a voi, figlioletti miei, di non piangere i vostri cari perché si sono addormentati e non sono morti.
Per questo figli miei, chiedete la grazia dell’abbandono per comprendere i piani di Dio. Sono accanto a voi e vicino a voi. Pregate, pregate, pregate affinché io possa rimanere a lungo con voi per rivelarvi le cose del cielo, perché voi non siete di questo mondo ma siete stati creati per l’eternità. Vi benedico tutti.
Osservazioni generali
- Questo messaggio brilla per il suo classismo. Sembra una piccola critica della religione un po’ progressista ed euforica degli anni 1960-2000. Riviene a ciò che si chiama oggi i “fondamentali”.
- Il tema della Croce è molto in rilievo come nelle apparizioni riconosciute di Kibeho (1981-1989) nel Rwanda, prima il genocidio contro i Tutsi nel 1994.
- Qui riappare il tema oggi impopolare della corredenzione e della riparazione (Paray), come a Kibeho.
- La vita sulla terra è breve e transitoria secondo la spiritualità dell’Imitazione di Gesù-Cristo, citata nelle apparizioni di Kibeho.
Questa verità vale anche per l’amore verso i nostri cari defunti. Non sono morti, sono “addormentati”.
Commento
La vocazione cristiana non è soltanto di sistemare il mondo secondo la giustizia e la carità. Alla fine il Regno non è quello della terra. È il Regno dei Cieli. Ecco, la dimensione escatologica dei messaggi dati a Lello.
Il 9 febbraio 1818, il futuro san Giovanni-Maria arriva a Ars.
C’è la nebbia. Il giovane sacerdote è perduto. Non sa dove si trova il castello dei Garets. Non trova la sua parrocchia.
Nei prati c’erano alcuni fanciulli che pascolavano le loro pecore, e don Vianney si diresse verso di loro… Dovete ripetere parecchie volte la stessa domanda. Finalmente il più intelligente, un certo Antonio Givre, rimise sulla buona strada quegli sconosciuti. “Mio piccolo amico – gli disse il sacerdote ringraziandolo, – tu mi hai insegnato la strada di Ars e io ti insegnerò la strada del Paradiso”.
Oggi un monumento, alla frontiera del villaggio commemora questo avvenimento tanto significativo della vocazione della Chiesa, del sacerdote e della vita cristiana.
(François Trochu – Il curato d’Ars – Marietti 2009, p. 151).
Troviamo lo stesso insegnamento nel messaggio di Ottobre 2018!
Padre M.F.