
Cari figli, con materno amore vengo a consolare i vostri cuori affinché essi possano ardere d’amore.
Figlioli miei, non abbandonate la preghiera quotidiana perché con la preghiera quotidiana voi percorrerete i sentieri che Dio ha tracciato per voi.
Dico a voi figlioli miei, aiutatevi gli uni con gli altri chiedendo la grazia di pregare insieme, perché è nel chiedere che si riceve e potete scoprire l’amore del fratello attraverso il dono dell’umiltà e solo così potrete essere testimoni della gioia.
Sono con voi e accanto a ciascuno di voi che siete nella sofferenza.
Dico a voi figli miei cari di rimanere nella preghiera affinché possiate incontrare il Re della pace.
Per questo mio figlio Gesù mi manda in mezzo a voi, affinché possa guidarvi a farvi vivere la sua Parola.
Pregate, pregate, pregate figli miei, perché senza la preghiera voi non potrete attuare e vivere la Parola che continua nei tempi attraverso la mia venuta.
Sono vostra Madre e voi che siete stanchi, affaticati ed oppressi, donatele a me le vostre stanchezze e le porterò a mio figlio Gesù, affinché voi potete avere un cuore nuovo e vi consolerò.
Sono con voi e desidero che voi diventiate i miei apostoli per aiutare coloro che non hanno conosciuto ancora l’amore di Dio.
Non abbiate paura di testimoniare le meraviglie che Dio sta operando in voi, dicendo ogni giorno il vostro Si.
Vi ringrazio di aver risposto alla mia chiamata.
Commento
“Con materno amore vengo a consolare i vostri cuori…“. Maria Consolatrice, l’abbiamo visto tante volte, è quasi il Titolo della Santa Vergine a Oliveto Citra e nei messaggi dati a Lello.
“Non abbandonate la preghiera quotidiana…”. Cinquant’anni fa, era di moda, negli ambienti religiosi, di consigliare un ritmo settimanale o mensile di preghiera perché nella vita quotidiana non era possibile fare di più. Non era conforme alla tradizione cattolica.
Ad esempio, nella vita monastica si dice: “sette volte al giorno tu loderai il Signore!”.
I musulmani debbono pregare cinque volte al giorno!
In questi tempi di conflitti con le potenze delle tenebre, d’attesa dei tempi nuovi, il ritmo giornaliero è una necessità evidente. Maria lo ribadisce.
“Aiutatevi gli uni gli altri chiedendo la grazia di pregare insieme…”. La tradizione monastica dei primi secoli, anche la maniera dell’imitazione di Gesù Cristo è molto individuale.
Tra i movimenti del rinnovamento abbiamo ritrovato lo spirito della comunità primitiva, visibile negli Atti degli Apostoli: pregare anche insieme è molto importante. Oggi, in diversi luoghi del mondo, ad esempio a Medjugorje, a Zero, maria chiede dei Cenacoli.
I Pellegrini di Maria non dimenticano il loro legame con i Cenacoli di Suor Elvira e il tipo di relazione visibile nella maniera di Lello e dei suoi fratelli in Maria.
L’aiuto fraterno è necessario nella città secolare, più che mai.
“Portate vicendevolmente i vostri pesi” (Gal 6/2).
Esaminare il tema dell’amicizia negli scritti di San Paolo, specialmente la fine delle sue lettere.
Leggere 1Tess 2/17s; 3/1-10; Fl 1/8s.
“Perché è nel chiedere che si riceve e potete scoprire l’amore del fratello attraverso il dono dell’umiltà”. Oggi mancano i sacerdoti per la direzione spirituale. Però un fenomeno si sviluppa molto nella Chiesa: l’aiuto fraterno tra il dialogo e la preghiera reciproca. Quante volte un fratello confida ad un altro: “nell’ambito della castità, della coppia, della santità, del lavoro non ce la faccio più. Consigliami, aiutami, prega per me!”.
Ciò necessita tanta umiltà però edifica veramente la comunità.
Maria ha detto a Lello “la vocazione di Madre Teresa è per i poveri materiali; la tua missione è per i poveri spirituali … E solo così potete essere testimoni della gioia …”. Vedere le fotografie dei nostri incontri!
“Stanchi, affaticati, oppressi, donatele a me le vostre stanchezze…”. C’è un corollario del titolo “Maria Consolatrice”. Però non di mendichiamo la sfumatura, la precisione importante: “Donatele”.
Maria assume l’anima pastorale e pietosa del suo Figlio Gesù. Leggere: Mt 11/29s, 15/32s.
“Coloro che non hanno conosciuto ancora l’amore di Dio…” A Medjugorje la Madonna domanda di non parlare dei “miscredenti”, ma di dire – con carità – “Coloro che non hanno conosciuto ancora l’amore di Dio”.
Padre M.F.